L’opera si caratterizza per l’elegante compostezza formale e analizza in modo introspettivo la personalità del soggetto inserendosi perfettamente nella vasta produzione della ritrattistica napoletana dell’Ottocento.
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L’opera si caratterizza per l’elegante compostezza formale e analizza in modo introspettivo la personalità del soggetto inserendosi perfettamente nella vasta produzione della ritrattistica napoletana dell’Ottocento.
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Camillo è ritratto dal vero, seduto, a tre quarti con il braccio sinistro poggiato su un tavolo sul quale è posizionato un libro, a rimarcare la sua dedizione agli studi. Attraverso un sapiente gioco di luci, che illumina la stanza da sinistra, Di Chirico costruisce un ritratto definendo i caratteri fisionomici in maniera puntuale e indagando la personalità in maniera introspettiva
Il mecenatismo di Camillo si esprime appieno nella commissione al pittore venosino Giacomo di Chirico da cui si fa ritrarre nel 1877 all’età di cinquantasei anni: l’artista che utilizza una pittura morbida stesa a campiture ampie dalle tonalità calde, è uno dei pittori più emblematici del naturalismo napoletano che vede i massimi rappresentanti in Palizzi e Morelli.
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