San Sebastiano

Nicola Vaccaro , anni sessanta del XVII secolo , Palazzo Lanfranchi

La posizione del corpo del Santo a mezza figura, obliqua con la testa il volto in torsione e lo sguardo rivolto verso l’alto, raffigurato con una espressione di accentuato sentimento di languore esprimono l’adesione del pittore ai modi della pittura aggiornata sui modelli del classicismo, all’intero del perdurare di un’atmosfera chiaro scurale di chiara discendenza naturalistica.

  • Nicola Vaccaro
  • anni sessanta del XVII secolo
  • Piazzetta Pascoli, 1, 75100 Matera MT
  • Dipinto
  • Olio su tela
  • cd 141
  • 104x81 cm. - con cornice 116x93 cm.
  • Musei nazionali di Matera

Il dipinto presenta in basso le iniziali di Andrea Vaccaro ma l’opera è stata attribuita dalla critica a Nicola che, in questa e in altre opere, utilizza la sigla del padre, artista più noto, per incrementare il valore economico delle tele.

La datazione del dipinto, agli anni ‘60 del XVII secolo, è definita dalla sostanziale adesione al naturalismo caravaggesco e al tenebrismo di Ribera, evidenti nell’atmosfera di questo dipinto, che derivavano dagli insegnamenti paterni, ma che Nicola traduce con un equilibrato classicismo, ispirato dalle opere napoletane di Massimo Stanzione e di Francesco Solimena che successivamente evolve verso una tavolozza più chiara e luminosa dopo l’esperienza nella bottega romana di Poussin.

Mostre

  • Palazzo san Gervasio, Quadri sacri 2017

Bibliografia

  • Galante, I dipinti napoletani della collezione d’Errico (secc.XVII-XVIII), Congedo Galatina 1992, p. 80-82
  • Porzio M.V. Fontana, quadri sacri 2017
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