Durante il confino i temi cari al Levi sono ormai chiari: il ritratto, il paesaggio. Specialmente nel ritratto raggiunse momenti di grande felicità, dipingendone alcuni tra i più interessanti del Novecento figurativo italiano: l'artista opera come un interlocutore, un narratore partecipe e curioso del carattere originale e irripetibile di ogni individuo, e in questo dialogo commosso il pittore lascia fluire nozioni di sé. Tale attenzione, vigile eppure distesa, serena, contraddistingue anche - accanto alla vasta galleria di ritratti di famiglia e di personalità del mondo dell'arte e della cultura - un consistente numero di autoritratti, dipinti lungo tutta la vita.