Orari di apertura: Lun-Dom 9.00-20.00
Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento
Ott 20, 2023 -
Gen 10, 2024
La mostra travolti. L’essere umano nelle opere grafiche di Luigi Guerricchio, a cura di Alessandro Demma e Annamaria Mauro, vuole ricostruire una storia sull’essere umano, la sua identità, la sua presenza, attraverso il lavoro dedicato ai linguaggi della grafica – acqueforti, xilografie, litografie, incisioni, etc. – di Luigi Guerricchio. Un viaggio antropologico e sociologico che fa immergere lo spettatore tra i volti di un tempo, quelli del Novecento, che l’artista materano ha attraversato e indagato con una visione unica e significativa.
In mostra sono esposte oltre cinquanta opere selezionate tra quelle della collezione del Museo nazionale di Matera, frutto di una donazione della famiglia Guerricchio. Travolto dai volti e dai corpi di Luigi Guerricchio lo spettatore può entrare nel vivo di una esperienza che, ancora oggi, è uno dei temi filosofici, antropologici, sociali e culturali più importanti dell’esistenza umana, la relazione tra il sé e l’altro da sé, tra il volto e il corpo estraneo e la nostra percezione di riconoscimento nell’altro, tra lo svelamento dell’immagine dell’altro e la nostra immedesimazione in esso.
Guerricchio è stato un artista che ha fatto della pratica dei linguaggi tradizionali un luogo di sperimentazione e di riflessione sulle profondità della realtà storica ed esistenziale, che ha saputo attraversare con grande agilità il reale e il fantastico, l’umano e il lirico, analizzando la superficie e la profondità delle persone, della natura, delle architetture e degli oggetti.
La grande capacità di Guerricchio è stata quella di saper sintetizzare nei suoi lavori un linguaggio comprensibile a tutti anche quando ha scavato nelle profondità delle cose. La sua ricerca più significativa sul segno – svelato o velato, lineare o contorto – inteso come movente fondamentale dell’espressività delle sue opere, diventa, nella pratica del linguaggio grafico, elemento fondamentale del suo comporre, un segno che diventa spazio in cui far convivere l’intelletto e l’istinto, la realtà e il simbolo, la visione esteriore ed interiore dell’umanità.